sabato 22 gennaio 2011

La mia Generazione




Sono venuti al mondo per osservare la disfatta delle classi sociali, per prendervi parte e costruire, mattone su mattone, la sconfitta del sogno voluto da quel Dio che ci comanda, ma che col tempo si è scoperto una Waterloo planetaria.

Sono nati già battezzati, battezzati nel sacro nome sella sconfitta inconsapevole, sono nati nella chimera di un sogno americano che più europeo non si può: è il sogno di una fenice costretta a fumarsi le proprie ceneri.

Sono quelli che dormono di giorno e vivono di notte, sono reietti della società produttiva, hanno possente cultura contemporanea, hanno aspirazioni artistiche mai soddisfatte e spesso represse dalla propria accidia, futuri Elvis nati a Ceglie Messapica, sono involucri di carne umana pulsante e sanguinante, fortemente emotivi, consapevolmente inutili ma bastardamente fieri del loro ruolo, vittime di un sistema che necessariamente dovranno ereditare, e inevitabilmente faranno fallire.

Sono quelli che sognano, ma in maniera silenziosa, le ali sono fasciate, a stento riescono a carpire le folate di vento, che dureranno purtroppo poco. La sconfitta li ha forgiati, la rabbia li ha scomunicati, l'autostima li ha sbeffeggiati, l'ironia li ha salvati, regalandogli una chimera, una parvenza di completezza.

Sono i nati negli anni 80. Sono il futuro del mondo.

giovedì 20 gennaio 2011

Il Moralismo dei Perdenti



L’Italia sta scivolando sempre più in una melma ripugnante e maleodorante, il cui puzzo difficilmente si toglierà a breve, durerà probabilmente decenni, come dura ancora adesso il puzzo di Tangentopoli. L’ennesima impresa del cavaliere sembra stia convincendo anche i più scettici della reale qualità di quest’uomo.

Insomma, Berlusconi va a puttane. Lo si sapeva già dal caso D’Addario.
Berlusconi consuma rapporti sessuali con minorenni. Lo si poteva prevedere già dal caso Noemi Letizia.
Berlusconi paga prostitute minorenni. Beh, la logica non è un’opinione. E’ la perfetta somma dei punti sopraelencati. 1 + 1 fa sempre 2.

Quindi come mai solo adesso c’è questo moto di sdegno? Addirittura anche il Vaticano sembra voltargli le spalle, alcuni convinti piddiellini sono pronti a fare retromarcia (e no, non parlo di Fini), rimanendo purtroppo per loro (e per noi) senza una valida alternativa politica (oltre il danno, la beffa, poracci.)

Tutti ricordiamo la triste vicenda di Sarah Scazzi, e la terribile e vergognosa gogna mediatica a cui è stato sottoposto il caso. Beh, adesso le puttane del cavaliere ne hanno preso il posto. Incredibile ma vero, anche i quotidiani storicamente favorevoli al cavaliere (e anche, e soprattutto, i quotidiani del cavaliere), non possono ignorare le continue fughe di notizie sulle centinaia di intercettazioni che arrivano giorno dopo giorno. Belpietro fa la faccina spaesata, Sallusti non sa più che pesci pigliare, Feltri sembra se la stia ridendo dalla grossa da dietro le quinte, in attesa che gli scada la sospensione dall’ordine dei giornalisti (da questa lista dobbiamo depennare per l’ennesima volta Minzolini: niente, proprio non ce la fa a fare informazione, il ragazzo di impegna, ma niente da fare).

Ma quanti, come me, che non hanno mai votato il cavaliere, che si sono sempre scagliati contro, adesso si vergognano del loro paese, dei loro politici, della figura davvero ridicola che l’Italia, e gli italiani, stanno facendo all’estero? Ma davvero saremo costretti a ricordare il 150esimo anniversario dell’Unità di Italia come “l’anno di Ruby”?
Beh, io non ci sto. Non ci sto che Berlusconi debba sparire dall’Italia per zoccole e orge. Non ci sto che chi si confeziona leggi ad personam, che chi considera Craxi come un grande personaggio dell’Italia del secolo scorso, che chi è imputato di casi ben più gravi che per prostituzione minorile (al di là del lato morale della cosa), che chi è colluso chiaramente con la mafia (ma seriamente credete che Spatuzza dica tutte puttanate, o che Dell’Utri sia stata poca cosa nell’economia di Cosa Nostra?), debba subire lo sdegno italiano per delle banali zoccole.

150esimo anniversario dell’Unità di Italia, forse sarà anche il primo anno senza Berlusconi. Mi chiedo con seria preoccupazione cosa ci aspetti nei 150 anni a venire.

Siamo italiani, sempre e comunque. Il falso moralismo sarà sempre una nostra peculiarità. E' il moralismo di chi perde senza neanche voler giocare la partita.