venerdì 30 settembre 2011
Siamo alle Comiche
mercoledì 28 settembre 2011
Post a Reti unificate: l'AmmazzaBlog
lunedì 26 settembre 2011
Un Uomo, un'Avventura: addio, Sergio
Oggi è un giorno molto triste per me.
Sergio Bonelli muore all’età di 79 anni, dopo una breve malattia di cui nessuno sapeva, nemmeno noi ultra appassionati e sempre informati lettori di fumetti del terzo millennio.
Ho ripreso a leggere fumetti all’età di 21 anni, e in questi anni credo di aver letto il nome "Sergio Bonelli" praticamente ogni giorno della mia vita: su un fumetto, su internet, su una rivista, in testa. Sergio Bonelli era per me un uomo importante, che mi ha permesso di sognare da bambino, e di farmi riflettere da grande, e che mi ha messo in condizione di non perdere, con la maturità, la capacità di sognare che solo i bambini un po' troppo cresciuti hanno.
La morte di Sergio Bonelli lascia un vuoto incolmabile nel mondo del fumetto mondiale, non solo italiano. La sua politica editoriale è stata messa continuamente sotto accusa nel corso di questi anni, specialmente da quando i lettori hanno avuto la possibilità di dire la loro sempre e comunque con l’avvento di Internet. Qualche tempo fa un personaggio come Luciano Secchi, alias Max Bunker, grande autore ma a quanto pare pessima persona, si scagliava contro Sergio Bonelli in un editoriale denso di veleno e invidia, dipingendo malamente un uomo che non ha mai meritato le critiche che ha ricevuto.
E ce ne renderemo conto adesso, con la sua morte, di quanto tutte quelle critiche fossero sbagliate. Il mondo del fumetto italiano è in agonia ormai da più di un decennio, eppure Sergio Bonelli era l’unico che riusciva a tenerlo a galla più che dignitosamente.
Adesso la fine del fumetto mi sembra più vicina. Adesso si che quella crisi tanto paventata dagli uomini del settore (compreso lui stesso) sembra pericolosamente reale.
Per cui, nel mio piccolo, ringrazierò ogni giorno Sergio Bonelli per quello che ha fatto. Lo ringrazierò ogni giorno, sperando di continuare a rivedere il suo nome su un fumetto, su internet, su una rivista, in testa, per tanto tempo ancora.
Addio Sergio.
E grazie di tutto.
Marco, un tuo affezionato lettore
giovedì 22 settembre 2011
Le Profezie di quel pazzo di Orwell
Dopo la chiusura di "Annozero" (che era nell'aria) e quella (a sorpresa) di "Parla con me", la Rai toglie un altro tassello che la rendevano una "società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo italiano" (da Wikipedia) accettabile. Ed è un tassello che a prima vista non sembrava assolutamente dover subire questa sorte, un tassello che non sembrava "pericoloso", se capite di cosa sto parlando.
venerdì 16 settembre 2011
Il Mestiere dello Zombie
Ma ammettiamolo: siam tutti disposti ad aspettare per le nostre puttane.