domenica 9 ottobre 2011

Da Shanghai con Furore




Compro tutto quello che scrive Gianfranco Manfredi, fosse anche l'oroscopo del lunedì. Non perché Manfredi sia l'Alan Moore italiano, come qualcuno (peraltro all'estero) lo ha definito, non perché il suo stile di scrittura sia vicino alle mie corde, anzi, personalmente prediligo un racconto forse diametralmente opposto al consueto modo di narrare di Manfredi, meno avventuroso e più intimista.
Leggo i suoi lavori semplicemente perché è bravissimo nel realizzarli.

Manfredi affronta le sceneggiature in maniera scientifica, in modo che tutto ritorni, eppur si avverte palesemente di come tutto ciò gli riesca in maniera naturale. Nei Bonelli specialmente, riesce a realizzare cose che probabilmente nessuno ha realizzato prima: dall'estrema violenza degli ultimi numeri di Magico Vento, alla storia tutta italiana di Volto Nascosto, passando per piccole chicche, minute sequenze nelle sue storie che sprigionano un'originalità che varca anche gli stessi confini bonelliani, come noto molto rigidi (almeno all'apparenza).

Prendete Ugo Pastore, il protagonista di Volto Nascosto e della nuova miniserie Shangai Devil: un personaggio decisamente sopra le righe, magari dai solidi valori molari, ma che non disdegna prostitute, alcool, ozio e quant'altro.

E le ambientazioni: ha realizzato il primo fumetto Bonelli che ha come tema centrale una storia tutta italiana (Volto Nascosto appunto, che narra delle guerre coloniali in Africa alla fine dell'800). Adesso parla del passato della Cina, ovvero i nuovi padroni del mondo. E lo fa attraverso una documentazione storica che farebbe invidia all'Einaudi, se non fosse che Manfredi, magicamente, riesce sempre e comunque a non essere pedante, a mettere in primo piano la narrazione, più che lo sfondo storico.

Pochi giorni fa ha dichiarato: "Mi intristisce vedere, in molti graphic novel, un certo ripiegamento intimistico su piccole storie, con scenari deprimenti e una malinconia devastante. Nei fumetti si possono affrontare argomenti e scenari grandiosi a basso costo. Per cui val la pena osare".
Credo che il suo modo di scrivere e di interpretare la narrativa si possa riassumere tutto in questo frase.

Manfredi è furbo, ragazzi. In un mondo in cui tutto è stato raccontato, e trovare storie nuove è impresa impossibile (dove per "storie" intendo proprio i "soggetti", tecnicamente parlando), Manfredi ha saccheggiato a piene mani un patrimonio che è li, alla portata di tutti, fresco e affascinante come una novella di Salgari al tramonto dell'800: è la Storia, quella con la esse maiuscola, ricca di personaggi, di avventura, di drammi, di epopee. Ricca di cose da raccontare, insomma, cose peraltro oscure a più. Come la Rivolta dei Boxer, ad esempio.

L'8 Ottobre è uscito il primo numero della sua nuova miniserie per la Sergio Bonelli Editore, Shanghai Devil, dal titolo "Il Trafficante d'Oppio", disegnato da Mastro Massimo Rotundo (non in una delle sue migliori prove, secondo me). E che ti devo dire, caro mio? Un numero perfetto, nulla più. Nessun capolavoro, nessun caposaldo della narrativa popolare e non di 'sta ceppa, i sensazionalismi li lascio ad altri. Semplicemente una bella storia, sceneggiata in maniera sublime, ricca di elementi sia narrativi che visivi, eppur nella lettura leggera come una piuma.
Oddio, forse io c'ho capito poco del discorso del maestro Ziwen sul traffico d'oppio, però vedo che Ugo l'ha capito (non si sa come), ma son quisquilie che rendono Manfredi almeno umano.

Ecco, se un giorno dovessi decidere di fare l'autore, di raccontare storie, credo che prenderei qualsiasi fumetto di Manfredi e lo studierei: perché alla fine, al di là delle cose narrate, sono degli autentici manuali di sceneggiatura.

Comunque: QUI trovate il minisito dedicato alla miniserie, QUI trovate la scheda del primo numero, e QUI la pagina facebook non ufficiale più curata (almeno sin'ora).
Shanghai Devil è interamente ambientato in Cina, durante la rivolta dei boxer (vai QUI per sapere cos'è se non lo sai). Inutile dire che questa miniserie può essere di grande aiuto per capire chi sono i cinesi, da dove deriva la loro attuale situazione socio-politica, e perché no? capire anche quante ne hanno passate prima di dare un sonoro calcio in culo all'America sul trono del mondo.

Non che quest'ultima cosa mi garbi, comunque. Io sono per gli ex-aequo.

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