martedì 25 maggio 2010

Sant'Oro


Michele Santoro chiude Annozero dietro lauto compenso: 10 milioni di euro, una enormità, anche per la televisione, specialmente se pubblica. Visivamente agitato, Santoro ha spiegato le sue motivazioni nell'anteprima dell'ultima puntata di Annozero. Circondato come il generale Custer, invece di perire gloriosamente, scappa in modo vigliacco, il capitano Edward J. Smith che abbandona il Titanic. I guerrieri sioux rispettarono il corpo di Custer, non lo violarono, a Santoro non risparmiano neanche quello, lo umiliano, il santone del giornalismo libero italiano adesso è meno Sant(o) e più Oro.

Come giudicare questa cosa? Da una parte c'è l'indignazione, c'è la consapevolezza ormai consolidata che in Italia tutti sono in vendita, basta proporre il giusto prezzo. La seconda modalità di giudicare questa vicenda è tipicamente italiana: cosa avreste fatto voi al posto suo? Avreste continuato a combattere contro tutto e tutti, nonostante processi, avvisi di garanzia e minacce di stampo mafioso arrivino con una regolarità agghiacciante alla porta di casa tua?

E adesso i vari Ghedini, Belpietro e compagnia bella cosa faranno? Rinnoveranno la tessera a Porta a Porta, stabilendo anche l'ubicazione esatta degli svariati nei di Vespa sul suo viso? E cosa farà Travaglio, unica bandiera di un giornalismo semmai sopra le righe, ma provocatorio come dovrebbe esserlo per natura?

Su tutto ciò l'ombra nera del controllo, quello totale. Una Metropolis d'informazione, primo passo verso una Metropolis vera e propria.

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