sabato 11 dicembre 2010
In Nome della Speranza
giovedì 8 luglio 2010
Ma pensa un po'...
Oggi 9 Luglio ci sarà lo sciopero di una parte dei giornali e dei loro rispettivi siti, indetto dall’FNSI, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Fanno sciopero anche le testate giornalistiche sportive, pensa un po’. Marco Travaglio, fedele alla sua linea provocatoria, annuncia che "Il Fatto Quotidiano" rispetterà lo sciopero, nonostante non ne condivida le modalità. Il suo è un discorso semplice: per scioperare contro la legge bavaglio ha poco senso auto-imbavagliarsi, anche solo per un giorno, mentre i fedelissimi “Il Giornale” e “Il Foglio” ottusamente continuano nella loro sterile e provocatoria difesa. Persino “Il Corriere della Sera” fa sciopero. Pensa un po’.
E nel frattempo l’ennesimo scandalo di combine si staglia all’orizzonte, guarda caso grazie a delle intercettazioni ambientali. Si voleva influenzare la Consulta sul Lodo Alfano, si legge su alcuni giornali. "Il Fatto" prepotentemente inneggia in maniera rumorosa, com'è nel suo stile, ad una nuova P2, per il resto del mondo si tratta di una semplice “associazione per delinquere diretta a realizzare una serie indeterminata di delitti caratterizzata dalla segretezza degli scopi e volta a condizionare il funzionamento degli organi costituzionali nonché degli apparati della pubblica amministrazione” (dall’ordinanza del gip di Roma). Un’altra associazione per delinquere, pensa un po’...
Nel frattempo i protestanti dell’Aquila vengono presi a manganellate: “Comunisti assoldati dalla sinistra”, inneggia Feltri, addirittura c’è chi propone teorie alquanto coraggiose: Giorgio Stracquadanio, consigliere politico di Maria Stella Gelmini, informa la gentile popolazione italiana: "Noi abbiamo offerto a L'Aquila una vocazione che non aveva più, che aveva perso, era una città che stava morendo indipendentemente dal terremoto, e il terremoto ne ha certificato la morte civile ... il Governo avrebbe voluto fare una nuova università, una Harvard Italiana, e ci è stato detto che volevamo cementificare ... quindi siamo noi, è il Governo che deve andare a protestare a L'Aquila, non loro". Avete capito? Sono gli aquilani, senza una casa, che vivono da più di un anno in tenda mentre sul Tg1 ci facevano vedere che vivevano in modernissime villette, che dovrebbero accettare la protesta del governo! Ma allora non abbiamo capito niente? Ma pensa un po’...
E, sempre nel frattempo, pare (dico “pare” perché al momento non ne son sicuro) i telegiornali Rai (vabbè, quelli di Mediaset neanche li calcoliamo) andranno in onda regolarmente, con la loro sana dose di puttanate, del gorilla Giorgio che feconda la gorila Armanda, di cosa gli italiani preferiscono mangiare fra le 5:00 e le 5:05 del pomeriggio, di cosa va di moda nei locali della periferia padana. Però ci potrebbe scappare l’editoriale di Minzolini stasera. Aaah, già me lo vedo, lucido come una sputacchiera d’ottone appena pulita che parla di legalità mangiandosi le parole! Spettacolo signori, spettacolo! Oggi se così sarà mi godrò come non mai il Tg1, ma pensa un po'...
Nel frattempo l’Italia diventa sempre più un paese di merda. Di merda, ma pensa un po’…
sabato 5 giugno 2010
Il Mostro

martedì 1 giugno 2010
A volte ritornano...

venerdì 28 maggio 2010
Senti chi parla
martedì 25 maggio 2010
Sant'Oro
Come giudicare questa cosa? Da una parte c'è l'indignazione, c'è la consapevolezza ormai consolidata che in Italia tutti sono in vendita, basta proporre il giusto prezzo. La seconda modalità di giudicare questa vicenda è tipicamente italiana: cosa avreste fatto voi al posto suo? Avreste continuato a combattere contro tutto e tutti, nonostante processi, avvisi di garanzia e minacce di stampo mafioso arrivino con una regolarità agghiacciante alla porta di casa tua?
E adesso i vari Ghedini, Belpietro e compagnia bella cosa faranno? Rinnoveranno la tessera a Porta a Porta, stabilendo anche l'ubicazione esatta degli svariati nei di Vespa sul suo viso? E cosa farà Travaglio, unica bandiera di un giornalismo semmai sopra le righe, ma provocatorio come dovrebbe esserlo per natura?
Su tutto ciò l'ombra nera del controllo, quello totale. Una Metropolis d'informazione, primo passo verso una Metropolis vera e propria.
sabato 22 maggio 2010
Una Zanzara all'Aeroporto

Il nome è dovuto al mio tormento pescarese (le zanzare) e alla mia nuova esperienza (gli aeroporti). Sono reduce da London, England (!!!), ma è negli aeroporti che ho imparato qualcosa di essenziale nella vita: devi stare attento all'umore dei vulcani.
Hanno davvero un caratteraccio.